Salutogenesi

Il ruolo del sistema nervoso centrale nello stress

Esistono due tipi di stress: uno si chiama “eustress”, che indica uno stress positivo per l’individuo che gli permette di evolvere la complessità del suo sistema (questo sta alla base dell’evoluzione delle specie), mentre l’altro si chiama “distress”, che è quel tipo di stress che invece danneggia il corpo e lo obbliga a creare uno stato difensivo (quello a cui ci si riferisce di solito). Possiamo raggruppare lo stress in 3 categorie:

  • Chimico: cibo, acqua, farmaci, droghe, tossine
  • Fisico: traumi, incidenti, fratture, movimenti ripetitivi, assenza di attività fisica
  • Emotivo: abusi, pensieri ricorrenti, autosuggestione, relazioni interpersonali

Il ruolo del sistema nervoso è proprio quelli di percepire i livelli di stress a cui siamo esposti e dare una risposta coerente dentro il nostro corpo, così da mantenere l’omeostasi. Quando però lo stress esterno diventa troppo forte per la resistenza interna, allora il corpo fa scattare il meccanismo di difesa e impiega le sue energie per alterare le sue funzioni e sopravvivere.

Capendo qual è lo stato naturale del corpo e il suo funzionamento, diventa facile capire come creare la salute. Come esseri umani facciamo parte dell’ecosistema chiamato Terra, funzioniamo con lo stesso principio di omeostasi, ci siamo evoluti con i suoi ritmi e alimentandoci con i suoi prodotti. Viene da sé che quando facciamo qualcosa che non è considerato il nostro stato naturale, il corpo dovrà adattarsi in qualche modo. Quando siamo esposti a cibo e luce artificiale, farmaci, lavori che non lasciano esprimere la propria forza e individualità, usi e costumi sociali in cui non ci troviamo a nostro agio, mancanza di sonno e ritmi dissonanti da quelli del nostro pianeta, diventa facile vedere quanto male ci stiamo adattando come specie. Infatti i sintomi che si vengono a creare sono una disperata richiesta di aiuto che se non siamo in grado di capire, ci porteranno inevitabilmente alla patologia. Quindi ha più senso mascherare i sintomi o risolvere ciò che li sta causando?